Frase del giorno

Le migliori amicizie hanno dei terreni inesplorati che non si dissodano mai.

Jules Renard


Stimolazione basale

‘dietro ad ogni forma di disabilità c’è sempre una persona’...

La stimolazione basale e’ una pratica di assistenza, accompagnamento e incoraggiamento per persone in condizioni gravi, affetti da disabilita’ multlipe sia fisiche che psichiche, in cui, attraverso l’utilizzo di diverse posture stabilizzanti di benessere psico-fisico, si cerca di ottimizzare l’apertura verso il mondo esterno, permettendole di viversi e percepirsi come un individuo attivo nel suo ambiente.

Chi può beneficiare della Stimolazione Basale
 Persone disabili affette da una serie di cause di tipo genetiche, cromosomiche, metaboliche, neurologiche, traumatiche
 Bambini disabili per cause prenatali, perinatali e postnatali
 Persone in fase terminale
 Persone con disturbi della coscienza
 Persone in coma
 Persone con patologie geriatriche e gerontologiche

Chi lo ha elaborato, in quale anno, in quale paese, in quale ambito

La Stimolazione Basale è stata ideata dal professor Andreas Frohlich negli anni '70 in Germania nell'ambito della pedagogia speciale.

Che cos'è e cosa si propone
L'obiettivo di questo approccio è di proporre ai pazienti esperienze sensoriali semplici, chiare e strutturate.
Una riabilitazione dunque, finalizzata principalmente a stimolare un maggior sviluppo delle capacità di chi è gravemente danneggiato, tenendo sempre conto della particolare biografia, dei bisogni reali e delle capacità comunicative di ciascun caso, e senza mai dimenticare la centralità della persona, per favorire un aumento della motivazione e della consapevolezza della propria esistenza e migliorare la qualità della vita.
Lo scopo della stimolazione basale è di compensare la mancanza di esperienze basate sull’iniziativa personale così come la mancanza di movimenti autonomi di interazione con l’ambiente.  

Su cosa si basa

La stimolazione basale si basa sulle conoscenze della psicologia prenatale e su ricerche che affermano come ogni essere umano già nella vita prenatale sia dotato di capacità ricettive molto intense e di una mobilità attiva che gli permette di acquisire alcune competenze fondamentali come la percezione attraverso la globalità del corpo, la capacità di muoversi, di utilizzare la sua pelle per sentire le sue mani, i suoi piedi, la sua bocca.

Come viene applicato
L’approccio prevede l'applicazione di esperienze sensoriali che siano pianificate, controllate e individualizzate sulla persona. Esistono diversi tipi di stimolazioni: vestibolare, somatica, vibratoria, orale, olfattiva etc.

Chi lo pratica, in quali contesti

La stimolazione Basale viene praticata da educatori, terapisti occupazionali, psicologi, fisioterapisti, purché formati specificatamente in questo metodo.
I contesti di applicazione possono essere sia centri specializzati, che la casa.  

A chi è rivolto

Le proposte educative che si possono trarre dall’ambito della Stimolazione Basale si rivolgono precisamente alle persone affette da disabilità  che limitano all’esterno la loro capacità di attività propria. La gamma di popolazione coinvoltasi estende dal bambino gravemente colpito da cerebropatia al paziente adulto che soffre di sindrome apallica.  

A quali tipi di patologie è stato allargato

La stimolazione basale nasce come approccio rivolto a bambini e adulti con handicap fisico e psichico grave o gravissimo. Viene inoltre applicata a bambini ciechi o ipovedenti e a bambini nati prematuri.  

Valutazione di effetti in diversi contesti

Esistono numerosi studi in lingua tedesca che confermano l'uso della stimolazione basale in persone con handicap fisico e psichico. (Bienstein, Frohlich, Schworer, Grond) hanno scritto dei saggi riguardanti gli anziani in stato di confusione mentale.

Ripercussioni in ambito familiare o altro
Nell'ambito della stimolazione basale si evidenzia un incremento dei comportamenti adattivi, diminuzione dei comportamenti di auto e etero aggressività.    



Bibliografia

Frohlich Andreas, La stimolazione basale per bambini, adolescenti e adulti con pluridisabilità, Edizioni del Cerro